Festival Letteratura di Mantova
Mantova
:: Mercoledì 5 settembre, h.18.00, Mantova, Tenda Sordello, ingresso libero::
Intervento di Silvia Ronchey su "Il Buddha Bizantino" (presentazione del volume "Storia di Barlaam e Ioasaf. Vita bizantina del Buddha", a cura di Silvia Ronchey e Paolo Cesaretti, in uscita a ottobre da Einaudi nella collana NUE), nell'ambito del Festivaletteratura di Mantova.
Il Buddha Bizantino
Ioasaf è il giovane principe che vive solo a palazzo e incontra per caso la Morte,
Barlaam è l’anacoreta che lo guida in un percorso sapienziale attraverso la lettura
della Bibbia, della patristica greca, dei classici antichi. Silvia Ronchey ci svela uno dei capolavori della letteratura bizantina.
:: Mercoledì 5 settembre, h. 21.15, Mantova, Teatro Ariston ::
"Da Carl Jung a James Hillman", conversazione tra Silvia Ronchey, Fabrizio Petri, Sonu Shamdasani e Carla Stroppa, nell'ambito del Festivaletteratura di Mantova.
Dedicato a Jung
“Il trattamento della psicologia dovrebbe in generale essere caratterizzato da un principio di universalità. (…) La psicologia dovrebbe essere insegnata nei suoi aspetti biologici, etnologici, medici, filosofi ci, storico-culturali e religiosi”. Proprio per questa sua modalità di guardare sempre ai vasti orizzonti della cultura e della psiche umana, l’opera di Carl Gustav Jung sfugge ad ogni possibilità di definizione. A tracciare un nuovo profilo del fondatore della psicologia moderna e a mettere in luce i diversi aspetti del pensiero junghiano saranno Sonu Shamdasani, tra i massimi esperti di Jung e recente curatore del Libro Rosso, Fabrizio Petri, studioso delle influenze orientali nella psicologia di Jung, l’antichista Silvia Ronchey e la psicoanalista Carla Stroppa.
:: Giovedì 6 settembre, h. 17.30, Mantova, Chiesa di Santa Maria della Vittoria ::
"Poesia Filosofica"
Conversazione tra Silvia Ronchey e Vittorio Lingiardi sul libro "La confusione è precisa in amore" (edizioni nottetempo). In psichiatria il termine disordine viene utilizzato per definire una serie rilevante di disturbi comportamentali, e dunque l’alterazione di una situazione di normalità. Vittorio Lingiardi, psichiatra e psicoterapeuta, si avvicina alla poesia nell’esigenza di ritrovare l’ordine e la stabilità che raramente trova nella sua prassi terapeutica abituale. Con un’ironia filosofi ca e una leggerezza sabiana del verso, Lingiardi guarda alla quotidianità dei sentimenti e alla naturalezza della carne senza cercare di restituire un senso, ma piuttosto riconciliandosi con la varietà e l’asimmetria dell’essere. Incontra l’autore di "La confusione è precisa in amore" Silvia Ronchey.