L'ultima Immagine. Dialogo con Silvia Ronchey
RomaTre. Dipartimento di Architettura, ex Mattatoio (ingresso piazza Giustiniani), AULA NICOLINI.
A cura di: Giovanni Caudo e Martina Pietropaoli, con le studentesse e gli studenti del corso
Come fare a riconoscere la Terra come la nostra casa? Le studentesse e gli studenti del corso "Studi urbani. Spazio e comunità" incontrano Silvia Ronchey, autrice con James Hillman del volume L'ultima immagine (Rizzoli, 2021). Nel 2008, il giorno del crollo della borsa, Hillman visita Ravenna e i mosaici bizantini gli appaiono come risposta potente alle fantasie del crollo di una civiltà."Perché la civiltà deve continuare come città? Perché il ritiro dalla città, praticato dai senatori romani al momento del crollo, non è e non sarà la soluzione? Ma questa nuova città non è e non sarà in continuità con la precedente. La risposta al disastro - a quello del quinto secolo così come al nostro disastro ecologico - non è la città in senso romano, e non è la città di Agostino, la Città di Dio, ma un altro tipo di città. Non sappiamo ancora che tipo, ma certamente un altro." (ivi, p. 148)
Addentrandosi in un parallelismo tra il crollo dell'Impero romano di occidente, il crollo finanziario del 2008 e il crollo attuale - tra crisi ambientale e guerra - si trova risposta, oggi come ieri, nella capacità di immaginare e riconnettersi con le immagini interiori "vere", depurate da quelle "false" e frammentate da cui siamo avvolti.